Umbria Jazz conferma la sua vocazione internazionale annunciando anche per il 2020 la presenza del festival in Cina, mantenendo così il rapporto di interscambio iniziato nel 2016.

La sfida lanciata con la firma ufficiale del protocollo d’intesa avvenuta oggi a Palazzo Donini tra la Fondazione Umbria Jazz, con il suo vicepresidente Stefano Mazzoni,  la Xi’an Gaoke e la Chic Group, cui ha presenziato l’assessore regionale ai Rapporti Internazionali Michele Fioroni, è quella di confermare, e rendere più stabile e duraturo, il dialogo da anni intrapreso con le realtà culturali e imprenditoriali cinesi.

Le città interessate saranno, dal 29 aprile al 12 maggio, Xi’an, Nanjing e Chongqing e tra gli artisti confermati ci sono i Funk Off e il progetto di Mauro Ottolini e Fabrizio Bosso “Storyville Story”, che il pubblico di UJ ha più volte apprezzato tanto nelle edizioni estive quanto in quelle invernali del festival.

“La Regione Umbria – ha detto alla delegazione cinese l’assessore Michele Fioroni – è orgogliosa di avere un ponte del prestigio di Umbria Jazz verso una realtà così importante dal punto di vista storico e turistico come il territorio di Xi’an. Le note del jazz ci permetteranno di stabilire un interscambio pieno di sfumature e sempre più fruttuoso tra la cultura contemporanea italiana e cinese, e il jazz italiano, una delle eccellenze culturali del nostro paese sulla scena internazionale”.